Avvocato giuslavorista per professione, fotografo paesaggista per Amore. Ho sempre avuto difficoltà ad esprimere ciò che ho dentro, ad esternare il mio sentire. E poi, improvvisamente, ho trovato il mio linguaggio. Albe, tramonti, nubi di ogni tipo e forma, a volte rassicuranti a volte minacciose. Cromie che si accostano e si scontrano. La luce che accarezza tutto ciò che incontra nel proprio incedere. Mi perdo tra montagne sconfinate e orizzonti che sembrano non finire mai. E poi la meraviglia dei miei occhi. In quegli scatti c’è tutto il mio sentire. L’Amore, la rabbia, la speranza, chissà quanto altro, le sfumature della mia anima. E la possibilità di far “sentire”, di far vibrare chi, poi, osserverà. L’opportunità di far percepire, non la mia, ma la propria anima a chi avrà voglia di perdersi in quegli scatti. Forse è questo il mio “dono.” Quel “dono” al quale qualcuno ha fatto riferimento, smarrito nell’infinito che ho amato rappresentare.